Old

Old: lo Scampionato fa tappa a Valpolicella

La scorsa giornata dello Scampionato CORV ha visto i brancaleoni impegnati nella Valpolicella, la valle prealpina il cui nome, secondo alcuni – deriva dal latino Val Polis Cellae ovvero: valle delle molte cantine.
Nonostante la ricostruzione linguistica appaia assai fantasiosa, la sua diffusione tra i prodi dell’Armata ed in particolare tra i veterani dei “cinque minutini”,  ha sollevato ondate di entusiasmo e provocato un record di adesioni.
La scarsa familiarità con la lingua di Virgilio non ha infatti impedito di arrivare alla conclusione che il problema principale della giornata era arruolare un guidatore astemio.
Purtroppo simili premesse non potevano certo favorire un adeguata concentrazione.

Con la testa già ad un terzo tempo che si annunciava ad alto grado alcolico, i nostri hanno presto dovuto rendersi conto, loro malgrado, che prima dei robusti vini della Valpolicella era necessario affrontare i robusti rugbisti valligiani.
D’altro canto anche le Jene di Badia e gli amici del Pordenone erano intenzionati a farsi valere, non solo fuori ma anche in campo.

Restando alla nuda cronaca.
Sul campo fangoso del Valpolicella ha diretto le gare il sig. “Vaporetto” Paolo, particolarmente a suo agio nel clima umido assai simile a quello lagunare.
La prima sfida ha visto la vittoria strameritata del Valpo per 3 mete a zero.
Invano -visto la forte presenza di giocatori dal cranio glabro-  i nostri hanno cercato di uscire dal fango tirandosi su per i capelli come il barone di Munchausen.
La seconda gara contro il Badia  -anche grazie ad una serie di calci di liberazione dai nostri 22 che sfiorano il reato (contemplato dalle leggi non scritte del rugby) di favoreggiamento dell’avversario- si è chiusa con un’altra sconfitta, se pur con il minimo della pena.
Chiuso la pratica Badia sotto di 1 a zero l’Armata ha recuperato un po’ d’orgoglio solo alla fine, pareggiando 1 a 1 con il Pordenone.

Ben diverso l’atteggiamento dei miranesi nella accogliente club house del Valpolicella dove Lugana, Corvina, Valpolicella superiore e Bardolino (anche se fuori zona) sono stati rapidamente sgominati.
Col bicchiere in mano i Brancaleoni si dimostrano spietati e non fanno prigionieri.

L’occasione, grazie alle abbondanti libagioni, è buona per festeggiare l’esordio di altri due sventurati caduti nella buca dell’Armata.

Eta Beta

In allegato: un’immagine dalla tappa Scampionato di sabato scorso.
Foto: Flavio Magrin.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *