Under 14

U14: VOLONTA’, DETERMINAZIONE E SACRIFICIO

Rugby Villorba 29 – Rugby Mirano 41

Volontà, determinazione, sacrificio è ciò che i ragazzi sono riusciti a mettere in campo sabato contro il Villorba, ed è ciò che ha garantito loro di portare a casa una meritata, ma sofferta, vittoria.

Pronti per giocare a 15 hanno saputo solo all’ultimo di dover giocare a 13. Un doveroso e necessario adattamento alle esigenze dei padroni di casa che, dovendo schierare due squadre, hanno deciso di giocare con noi mettendo in campo solo i ragazzi del 2005. 
La partita da subito è risultata impegnativa, ottimi gli avversari nei punti d’incontro e nel lavoro in contro ruck. Il Villorba ha realizzato la prima meta esplorando la nostra retroguardia con un calcio all’ala. Un rimbalzo sfavorevole al nostro triangolo allargato di difesa ha permesso una bella meta dell’ala gialloblu. Se l’andazzo generale fosse stato quello delle ultime gare, ci saremmo aspettati l’abbassamento triste del capo di molti dei ragazzi del Mirano che, con l’alzatina di spallucce, avrebbero detto rassegati: “varda… i xe tutti grossi, cossa vuto che femo nojaltri?!”

Ed invece è uscito il carattere dei “mostri”.
Si è riaccesa la volontà di vincere, di dimostrare di essere all’altezza del girone che stanno disputando. Ed è così che poco dopo, con un bel lavoro corale, sono riusciti a riportarsi nei 22 avversari concludendo l’azione con l’iniziativa personale del tallonatore, che con una finta di sopracciglio, un ammiccamento a sinistra e “sempre a sojta finta” si è involato elegantemente, e pesantemente, dietro la linea di meta.
Meta trasformata poi con la solita precisione dal nostro piazzatore.

Il Villorba non è che sia rimasto a guardare e ha risposto punto su punto, segnando poi con una bella penetrazione dopo che si è guadagnato per ben tre volte il rispetto dei 10 metri da punizione.
E qua “tosi”… c’è da lavorare un bel po’ sulla disciplina e l’astuzia, sono regali mica da poco questi! 
Di nuovo i ragazzi si sono rimboccati le maniche e hanno ripreso a macinare gioco, e ci si è rimessi in pari con la meta dell’ala che è riuscita a passare con determinazione, potenza ed agilità tra le maglie della difesa avversaria. Insomma, meta su meta, siamo arrivati alla fine del primo tempo con un parziale di 17 a 19 per il Mirano.

Partita sostanzialmente in parità.
Ora, vorremmo aver sentito il discorso motivazionale degli allenatori durante la pausa tra primo e secondo tempo… ma forse è meglio essere stati in tribuna, va.
Sta di fatto che una volta rientrati in campo hanno ripreso in mano la partita e, con ritrovata fiducia e serenità, i “mostri” hanno ripreso a giocare come sanno fare. Serrati i ranghi in difesa, rimesso in ordine le idee in attacco, rimpostato l’interruttore sull’ON della disciplina, hanno giocato!
Hanno cercato le migliori soluzioni d’attacco, adattandosi alle situazioni sia al largo con i trequarti che con gli avanti nei punti d’incontro. La lunga panchina, considerato che si pensava di giocare a 15, una volta entrata in campo ha dimostrato di non essere là solo per una scampagnata, ma ha dato il giusto apporto con la grinta e la determinazione di chi è entrato in campo sin dal primo minuto.

La partita è terminata con un 29 a 41 per il Mirano.
Il carattere non manca, come non mancherà il lavoro che li aspetterà nei prossimi giorni, sia come collettivo, sia sulla crescita personale del singolo giocatore.

Dai “Mostri”, su!
“Forsa e corajo” cercate di concludere la stagione così com’è iniziata.

Avanti tutta. Branca branca branca!

Massimiliano Martignon

In allegato: un’immagine dall’incontro di sabato.
Foto: Alberto Minto

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