Domenica 9 febbraio 2025, si è tenuta la partita valevole per la seconda giornata di ritorno del campionato Under 18 del comparto meritocratico, in cui si sono sfidate le compagini del Rugby Mirano e del C.U.S. Padova.
Le condizioni meteorologiche e conseguentemente del campo, hanno richiamato alla memoria la partita dell’andata, dove la sfida si era svolta, in notturna, in condizioni ancora più estreme. Partita che aveva visto nettamente imporsi la squadra padovana.
Domenica, invece, i ragazzi di Mirano hanno avuto un approccio molto più concreto. Situazione che si è palesata fin dall’inizio con un comportamento più coeso.
Nel primo tempo è arrivata la meta, nelle prime fasi, di Mirano.
Poi il Padova ha cercato di reagire ma Mirano, verso la fine del primo tempo, è riuscito di nuovo ad andare in meta, chiudendo il primo parziale sul 14 a 3.
Nella ripresa, dopo una prima meta del Padova, Mirano ha portato il risultato sul 26 a 13 e solo negli istanti finali il Padova è riuscito a segnare un’ultima meta, per il 26 a 20 definitivo.
Match che ha richiamato i fasti delle epiche imprese di un rugby ormai passato, dove i 30 giocatori si sono affrontati in uno scontro maschio, su un terreno che ha lasciato poco all’improvvisazione.
Dato emergente della partita sono gli stati handling errors, che a causa di un pallone evidentemente viscido e del terreno fangoso, hanno indotto a molte imperfezioni tecniche.
Sono scaturite conseguentemente molte mischie, dove si è visto un predominio degli avanti miranesi.
Anche il predominio territoriale è stato nettamente a favore del Mirano.
Si potrebbe anche affermare che, alla fine, il risultato avrebbe potuto esser ancor più a favore dei bianconeri.
Altra nota positiva: la compagine di Mirano ha trovato i suoi frutti in un nuovo approccio, più mirato alla fase di gioco al piede. Aspetto tecnico che ha permesso di mettere in difficoltà in più riprese l’avversario nel loro triangolo allargato.
L’avversario, da parte sua, ha tentato in più riprese di attaccare, risalendo il campo forte di un paio di giocatori ed a volte, seppure in maniera poco efficace, al largo o con un gioco al calcio non misurato.
Il Mirano, quindi, è rimasto più unito, rispetto anche alle esperienze precedenti. Ma soprattutto ha dimostrato di non slegarsi, in maniera particolare dopo la ripresa e tenere anche in questo frangente, una coesione di intenti e di gruppo.
La difesa di Mirano ha avuto sicuramente una nuova appeal rispetto al passato risultando quasi da subito avanzante e mettendo sotto pressione la velleità dell’avversario di portare la palla all’esterno con insistenza.
Ultimo aspetto oggettivo: alla compagine avversaria mancavano un paio di trequarti.
Ci auguriamo che i nuovi aspetti positivi emersi in questa giornata di terreno pesante si riflettano nel prossimo futuro anche in campi più veloci e quindi più tecnici.
Rimane sempre del lavoro da fare per la parte tecnica individuale, di reparto ma per quanto riguarda il movimento della squadra nel suo insieme si è visto sicuramente un salto in avanti.
Rugby Mirano 1957 ASD – Luca Vianello & Alberto Trevisanello
Foto: Laura Turcato.