U14: l’ultima fatica

Ed eccoci, ultima fatica per i Mostri dell’Under 14 del Mirano che terminano così la stagione regolare 2018/2019 per quanto riguarda il rugby giocato a tredici o a quindici.
L’ultimo impegno stagionale è stato il quadrangolare di Belluno che ha visto scendere in campo, oltre gli ospiti di casa, il Pordenone ed il CUS Catania.

Finale di stagione con il botto!
I Mostri hanno vinto tutte le partite (che in casa Mirano si dice arrivare uno!) subendo in tutto una sola meta.
Giocare a Belluno è sempre un piacere ed un onore, non solo per la cornice splendida ai piedi dei monti, ma anche per la meravigliosa accoglienza che sono soliti riservare ai loro ospiti.

Prima partita contro il Pordenone che si presenta come noi con la maglia nera, ops… ma ecco che arriva il Vicepresidente del Belluno che, con grande gentilezza e generosità, corre in magazzino a prendere una muta di gioco da prestare ai nostri ragazzi, ecco spiegato il colore giallo delle maglie della prima partita.
Pordenone che parte a mille e costringe i ragazzi del Mirano ad una prolungata difesa all’interno dei propri 22. Senza palla è difficile giocare e per i primi dieci minuti l’ovale ce l’ha il Pordenone che è bravo e solido nei punti d’incontro. Con caparbietà però i nostri ragazzi difendono bene e la pazienza premia. Ed ecco che finalmente arriva il furto del pallone, abilmente grillotalpato, ed una serie di passaggi rapidi mette in moto l’ala che fa girare le gambe a mille e brucia la difesa avversaria, è meta in mezzo ai pali. Risultato sbloccato, così come le menti.)
Riscaldati i motori ed i cuori, i ragazzi riprendono in mano le redini del gioco e la partita termina con un netto 21 – 0 a favore dei canarini gialli!
Ma non c’è tempo per rilassarsi, si gioca subito, il tempo del cambio maglia e si rientra in campo. Tutti neri, così come si deve, d’altronde la maglia è sempre la maglia!
Seconda partita contro i padroni di casa, il gioco è duro, così come ci si aspetta, ma la sicurezza e le gambe calde della prima partita galvanizzano il Mirano che si aggiudica il match con un 26 a 5 che non lascia dubbi sul gioco.

Per la terza ed ultima partita si deve aspettare un po’, giusto il tempo perché i genitori si possano rifocillare e reidratare. I ragazzi però non perdono il foCUS della giornata e si guardano il CUS Catania giocare,  pensano a cosa fare… seee adesso no ezageremo: pensano… quanto basta, no massa, el giusto.
E’ il tempo di rientrare, Federico riscalda i motori mentre Ale, Enrico e Taddeo riscaldano i cuori e danno le consegne di gioco. si scende in campo. Il CUS Catania arriva, così come i nostri Mostri, con alle spalle due vittorie. Il Catania è forte nei punti d’incontro e nelle contro ruck, è molto aggressivo e gioca molto largo. I Mostri invece giocano sugli spazi, raddoppiano i placcaggi in difesa, fanno meno punti d’incontro possibili in attacco (così da non permettere le contro ruck), usano l’offload e giocano al largo mettendo in moto la cavalleria leggera, veloce ed elusiva, e vincono con un 36 a 0 che lascia senza parole.

La stagione regolare si conclude con un meritato primo posto (…rivati uno!).

Lascio alle parole di Enrico Zennaro, “Chicco” il compito di salutare tutti:
“E con oggi si chiude un anno ricco di soddisfazioni. Al di là dei risultati, delle vittorie (che fanno sempre piacere), quello che più mi ha regalato soddisfazioni è la continua crescita che hanno avuto questi ragazzi sia di gruppo che personale. Ciò che rimarrà ai ragazzi non saranno le vittorie, ne i risultati, ne il tifo ma sarà l’amicizia creatasi e consolidata quest’anno. Perché questo sport ti da questo valore, importantissimo, che nel corso della vita serve, eccome se serve e sono stato contento di aver partecipato a questo percorso e a questa crescita dei “MIEI” ragazzi. Questo gruppo ha imparato che il rugby va a cercare la paura per dominarla, la fatica per trionfarla, la difficoltà per vincerla. Che dire, mi mancheranno questi splendidi ragazzi, le risate in spogliatoio, le cavolate, gli scherzi, i pianti e le arrabbiature, però la vita va avanti e non bisogna mai voltarsi indietro e come dico sempre ricordatevi, a chi resta e a chi va in 16, di dare sempre il massimo e mai mollare, soprattutto nei periodi più bui, perché prima o poi se ci si impegna la luce ritorna a splendere sempre. Quest’anno ce l’ha insegnato. Poi, chi lo sa, in futuro potremmo ritrovarci tutti insieme in un’altra Under e continuare il nostro ciclo di successi! “Noi siamo la Rugby Mirano!”. Vi voglio bene ragazzi, il vostro coach”

Un grazie sincero alla Rugby Mirano, agli allenatori, ai dirigenti, accompagnatori, genitori e sostenitori tutti ma soprattutto ai ragazzi!
In bocca al lupo branco di meravigliosi Mostri!

Massimiliano Martignon, ed i suoi alias!

In allegato: i “Mostri” dell’Under 14.
Foto: Alberto Minto.

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