Gli olandesi di Wageningen sono arrivati a Jesolo venerdì marzo.
L’Italia li ha accolti con un clima più nordico che mediterraneo, ma al calore ci hanno pensato loro, regalando a tutti una bella serata di sport e divertimento.
All’insegna del motto internazionale del rugby Old: “Fun, Friendship, Fraternity” gli olandesi hanno impegnato i giocatori di Jesolo e Mirano, di tutte le età e di ogni sesso, in partite combattute e caratterizzate da un indovinato cocktail di agonismo e simpatia.
Mai come in questa occasione il risultato degli incontri va considerato secondario perché l’unico risultato che conta è l’ennesima dimostrazione che il rugby è uno sport che annulla le differenze e che unisce, in campo e soprattutto fuori dal campo.
Il rugby club di Wageningen è nato nel 1970, e, come recitano nel loro sito “is an open, international and social rugby club”.
D’altro canto la cittadina di Wageningen è famosa per la sua Università e, con una popolazione di quasi 40.000 abitanti, accoglie circa 12.000 studenti provenienti da oltre 100 paesi.
Risultato: una città antica con un cuore giovane, aperta e accogliente.
Lo spirito giusto (non solo quello alcolico) che serve per un terzo tempo all’altezza della tradizione con canti, frizzi, lazzi e libagioni.
Gli Armati, che un po’ a Jesolo si sentono di casa, hanno fatto come sempre la loro porca figura (swine figure), ma il clou dei festeggiamenti è stato raggiunto con la riproposizione dell’antico rito della “tosatura del cinghiale”.
Speriamo che la cerimonia barbara e crudele non abbia troppo impressionato gli amici e le amiche del RC Wageningen.
Dank aan iedereen en vooral tot ziens!
Michele “Eta Beta” Lacchin