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Cronache dell’Armata: il campo degli Urogalli

Nelle pagine di Mario Rigoni Stern l’urogallo o gallo cedrone ha un rilievo tutto particolare.
Per il “sergente nella neve”, protagonista della ritirata sul fronte russo, l’urogallo è la preda più ambita, il signore del bosco, l’animale selvatico che incute più rispetto.
Si tratta di un uccello raro che vive ormai solo in poche zone montuose, ma, straordinariamente anche in un campo di rugby: quello di Udine.

Gli urogalli (i pennuti) sono tra gli animali sopravvissuti all’ultima glaciazione e i rugbisti friulani che ne prendono il nome mostrano la stessa tenacia e resistenza al tempo: old di vecchio stampo.

Come spiega Stern, per cacciare gli urogalli si deve partire con la nebbia fitta, aspettare che il sole la disperda e prepararsi a raccogliere la sfida, con rispetto e sapendo che non sarà facile.
Così, sabato 27 gennaio, in una giornata nebbiosa che più non si può, l’Armata è partita alla volta di Udine per affrontare la squadra di casa, i Tandoi di Trieste e i vicini del St.Peterfield.

Diciamo subito che i volenterosi cacciatori lagunari alla fine hanno dovuto arrendersi al fatto che gli urogalli, alla fine, non sono finiti nel carniere (per poco).
Le partite, si sa, vanno come vanno, l’importante è aver onorato il campo e ritornare soddisfatti negli spogliatoi come dopo una passeggiata nella neve.
State sicuri che, in ogni caso, in una di quelle club house che sembrano tutte piccole “baite” alpine, a vincere sarà sempre e solo l’amicizia, i ricordi e il rugby (e la birra.. of course).

Entrare nell’Armata è come entrare in un bosco, un’occasione per sentirsi parte di qualcosa di più grande, in cui le specie più diverse si incontrano e convivono in equilibrio, qualcosa che cresce e si rinnova sempre uguale e sempre insperabilmente nuovo.
I nostri nuovi (che sono sempre modelli usati) non hanno ancora molte partite sulle spalle, ma hanno lo spirito (alcoolico) delle vecchie querce.

P.S.:
81 anni e 1 giorno prima (era il 26 gennaio 1943) in un villaggio chiamato Nikolaevka, situato nell’Oblast’ di Belgorod, vicino al confine con l’Ucraina, il sergente maggiore Rigoni Stern usciva combattendo dalla sacca che chiudeva agli alpini la via per tornare a “baita”. Nel 1962 avrebbe pubblicato la raccolta di racconti “il bosco degli urogalli”.

Michele “Eta Beta” Lacchin.

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