RIVIERA VS MIRANO: SUONA UN’ALTRA MUSICA A MIRA

Sabato 5 novembre a dirigere l’orchestra è il Mirano che mette a segno un’importante vittoria sul campo del Riviera di via Oberdan, dopo la debacle subita in casa solo tre settimane fa. Non ci vogliamo nascondere certo dietro un dito, ma a chiosa è doveroso ricordare che per il match precedente vi era stata la ripartizione dei nostri ragazzi in due squadre poste poi a confronto con il Mira, appunto, e il Rubano.

Non disquisiamo ancora sull’argomento dei vantaggi e degli svantaggi di schierare una o due formazioni, rimandando semplicemente alla lettura dell’articolo precedente.

In quest’ultima occasione la superiorità fisica del Mira è stata annullata dalla formazione messa in campo dal Mirano, palesando così i difetti del gioco degli avversari, già emersi agli occhi dei più esperti nel passato incontro. Un altro ingrediente importante messo nel piatto da parte dei Miranesi, accompagnatori compresi, è stata la grande determinazione e voglia di riscattare il precedente esito, entrando in campo con un atteggiamento determinato e risoluto. Viceversa, il Mira è arrivato in campo forse troppo convinto nei propri mezzi, forte di una vittoria, come abbiamo detto, falsata.

Ma veniamo all’incontro. Fin dal fischio d’inizio è il Mirano a imporsi sia come possesso sia in termini di occupazione del campo avversario, portando a segno le marcature nelle più diverse situazioni. Nonostante la pioggia e il fango rendano il pallone un’anguilla, i nostri U14 mostrano un gioco alla mano e nello spazio sempre sicuro, rafforzato da importanti attacchi al piede. Il risultato non è mai stato messo in dubbio durante tutto l’incontro e solo verso la fine, il Mira riesce a portare a casa una marcatura che toglie lo zero dal tabellone, che al termine segna: Mira 7 – Mirano 48.

Al termine della partita abbiamo modo di scambiare due parole con gli educatori Alex, Nicola ed Enrico. ​“Leggiamo la soddisfazione nei ragazzi che nasce, siamo orgogliosi di ribadirlo, dalla voglia di rivincita e di mettere in chiaro la nostra superiorità e questo, per noi, è importante motivo di soddisfazione”. Prosegue Nicola “Abbiamo visto i ragazzi sereni e felici di giocare. Noi non abbiamo dato particolari indicazioni, lasciando loro la libertà di esprimersi e anche di provare, giocando sempre insieme e come collettivo” e, aggiungiamo, la positività la leggiamo anche noi sui volti dei ragazzi. E questo, se permettete, è una cosa molto importante

Stefano D’Alterio​

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