Oggi cominciamo con una delle nuove rubriche tutte dedicate alle ragazze del reparto Femminile della società.
In questa prima uscita della rubrica Ragazze fantastiche e dove trovarle (alla Rugby Mirano) intervistiamo Giada Patrian, per le sue compagne solo Già. Una delle veterane della Senior Femminile che ci racconterà cosa l’ha convinta a continuare a giocare allo splendido sport della palla ovale e quali sono i suoi gusti preferiti in fatto di pizza, gelato e calzettoni.
Nome: Giada Patrian
Data di nascita: 27/08/2000
Soprannome: Già
Motivo del soprannome: È veloce da dire
Maglia numero: 15
Gusto gelato preferito: Pistacchio
Se fossi un cocktail quale saresti? Mojito
Pizza che prendi sempre: Diavola
Momento dell’allenamento che preferisci: La partita alla fine
In trasferta, spogliatoio vuoto; dove ti sistemi? In angolo a sinistra
Ferro o plastica? Plastica
Riti scaramantici pre-partita: Farmi fare le trecce
Hobby/sport precedenti: Hobby: come principale sicuramente la musica.
Sport precedenti: nuoto e pallavolo
Paradenti si o no? Sì
Calzettone su o giù? Rigorosamente giù
Da quanto giochi a rugby e da quanto tempo con la Rugby Mirano?
Ho iniziato qui a Mirano 7 anni fa
Com’è iniziata la passione per lo sport della palla ovale?
In realtà ho scoperto questo sport per caso quando ero ancora alle elementari. Le nostre maestre ci fecero partecipare ad una Festa dello Sport. Quell’anno, fra gli altri sport, avevano scelto di farci giocare anche a rugby. Lì ho capito che mi piaceva ma per una serie di altre occasioni ho poi cominciato a giocare a pallavolo dimenticandomi temporaneamente della palla ovale.
E cosa ti ha convinto a continuare a giocare?
Era un ambiente nuovo per me: compagne ancora sconosciute, la club house, gli spogliatoi, non ero mai stata in un posto del genere. Ma nonostante tutte queste novità, unite a quelle del gioco, mi divertivo, stavo bene ed ero soddisfatta dopo ogni allenamento.
Se le tue compagne ti dovessero descrivere con tre parole quali sarebbero?
Credo un po’ pazza, coinvolgente e testarda
Hai conosciuto qualcuno che ti ha ispirato per quanto riguarda il mondo del rugby?
Credo di poter parlare di Kela. È stato il primo allenatore che ho avuto arrivata qui, insieme a Francesco. Mi ha colpito la sua gentilezza nei confronti di noi ragazze, come si poneva con me che ero nuova. La sua caparbietà e le sue battute, che dovevi davvero saper cogliere per ridere. Mi ricordo che, dopo aver preso un po’ di confidenza col gioco, avevo preso un brutto vizio cioè correre tenendo il pallone con una mano sola sotto il braccio. E lui, ogni volta che mi vedeva fare quell’errore, da bordo campo mi urlava: “do man! Do man!“. Non credo che me ne scorderò.
La canzone che ti dà la carica prima di una partita?
Qualsiasi canzone da discoteca.
Chi è il/la migliore compagno/a di trasferta in pullmino?
Quando penso ai viaggi in pulmino mi viene subito in mente che i posti a sedere sono sacri, ognuno ha il suo. Ma non credo esista una miglior compagna, ognuna ha il suo “ruolo” c’è chi dorme, chi fa casino e chi passa il tempo al telefono.